Plico nasce per le edizioni Mediando nel dicembre 1999. Già da allora il periodico si presentava nella veste di prezioso oggetto, prodotto-contenitore impaginato a mò di documento antico (un plico, per l'appunto) sigillato ulteriormente da uno spago semplicemente annodato. Sulla copertina, come oggi, una citazione del grande scrittore portoghese José Saramago sul significato della storia e del passato nella vita degli uomini. La storia ci accompagna nella vita, è la vita stessa, sostanziandosi in essa, come il mare nell'onda.
La veste esteriore parca e essenziale del periodico voleva e vuole sottolineare la semplicità e provvisorietà dei contenuti. Il periodico si apre in effetti come un plico ma si sfoglia come un qualunque giornale. I fatti descritti vi si svelano gradatamente, secondo un percorso di lettura guidato sin dall'inizio.
Se il nuovo numero non è annodato come i precedenti titoli è perchè tale impaginato meglio soddisfa ovvi criteri di praticità nella diffusione.
Lo spago resta una componente simbolica essenziale e sarà motivo di soddisfazione scoprire che tra i nostri lettori vi sarà chi vorrà annodare Plico al posto nostro.
Buona lettura e appuntamento al prossimo numero.

• -Una mammina del Neolitico, Simonetta Castia
• -Chi resta resta, Stefania Bagella
• -Sa Corona Arrubia, Giuseppe Pulina
• -Ricordo di Alfredo Murtula
• -rec. La quattordicesima commensale, Giuseppe Pulina
• -Madama Manidiforbice, Gianni Marilotti
• -Ottocento colpi, Giuseppe Pulina

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