Da La Nuova Sardegna, 7 marzo 2006 Nuove ricerche, La vita e la morte a Sassari, di Salvatore TolaOggi la chiesa di Santa Maria di Betlem è del tutto inserita nel tessuto urbano di Sassari, mentre ne fu esclusa lungo i secoli nei quali la città rimase chiusa nel cerchio delle mura. I legami erano forti anche nel campo della devozione e del culto e, quando ancora vigeva l'uso di seppellire i morti nelle chiese, erano tanti i sassaresi che chiedevano di poter riposare a Santa Maria, piuttosto che nella loro parrocchia. Partendo da questa semplice constatazione Padre Marco Ardu, che fa parte della comunità dei Frati minori dell'annesso convento, ha dato inizio a un paziente lavoro di ricerca, che va conducendo sui libri dei defunti compilati a suo tempo in cinque parrocchie storiche della città (san Nicola, Sant'Apollinare, San Donato, San Sisto e Santa Caterina) e ora raccolti nell'Archivio Diocesano. È stato già pubblicato il lavoro completo riguardante San Nicola, diviso in due tomi: "Vita e morte a Sassari", edizioni Mediando, Sassari, 18 e 20. Per il secondo il lavoro è di semplice trascrizione: sono riportati gli atti di morte dei defunti di San Nicola sepolti a Santa Maria a partire dal 1614 per arrivare fino al 1837, anno in cui venne imposta la sepoltura nel cimitero pubblico. |